home teatro scrittura artevisiva musicart corti video art laboratori news e-mail blog |
Sassi di Serena Damiani
Le parole rimangono lė come sassi immobili. Le parole sono immobili. Mute.
Le conti una ad una e ti sembrano centinaia. Le guardi e ti sembrano
migliaia. Le pensi e sono infinite. E poi rimangono lė. Mute come sassi.
Immobili. Dentro ci leggi il mare. Ci conti le onde una ad una. Onde
spumose che si alzano leggere e che si abbattono come martelli di
pietra. Onde che travolgono. Onde che puliscono. Che spazzano via
incertezze e paure. Onde alte come un urlo. Onde violente come un
bacio. Onde dolci come uno sguardo. Onde mute. Come le mie parole.
Alcune parole rotolano via. Scendono gių dalle labbra. Senza pensarci. Si buttano gių e vanno. Riempiono l’aria, il tempo, e non lasciano
pensare. Sono parole senza pensiero. Dette cosė, per riempire uno
spazio. Un vuoto. Un tempo.
Altre parole non
riesci a pronunciarle. Le metti in fila, le ordini, le sistemi, attendi
… ecco questo č il momento! E le parole non escono. Rimangono mute.
Conto i miei sassi. Parole pesanti come un silenzio imbarazzato. Parole
violente come la rabbia che mi scuote. Le mie parole mute. Cosė timide.
Cosė sensibili. Non vogliono ferire. E nel silenzio delle mie parole
assordanti, mi intenerisco. E quelle parole mute come sassi sono fiori
nel mio giardino.
|